giovedì 18 ottobre 2012

Momenti di riflessione


Lettera, mai scritta, di un giovane giocatore di pallanuoto al suo più grande tifoso:
il su' babbo!!!

Lo sai Babbo che quasi mi mettevo a piangere dalla vergogna quando ti ho visto urlare dalle tribune contro l’arbitro? Io non ti avevo mai visto così arrabbiato!
Forse sarà anche vero che l’arbitro quella palla l’ha vista fuori ed invece era dentro, e forse avrà sbagliato, ma è sempre cretino quello che sbaglia?
Quante volte mi hanno fatto un passaggio ed io ho perso palla, restando lì come un ebete mentre l'avversario andava in porta, senza che tu mi dicessi niente? Quante volte io e te abbiamo sbagliato papà? Gli altri per i nostri errori ci considerano buoni a nulla? Tu per i miei errori mi consideri un incapace? Sai bene che dai nostri errori diventiamo migliori... Anche se ho perso la partita per colpa dell’arbitro, come dici tu, io mi sono divertito lo stesso.


Ho ancora molte partite da giocare e sono sicuro che, se non griderai più, l'arbitro e noi in campo sbaglieremo di meno, urlando non migliori certo la nostra prestazione, abbiamo un bravissimo allenatore, non lo sai? saprà dirmi dove ho sbagliato e mi correggerà sicuramente, noi ci fidiamo di lui, fidati anche te.
Capisci io voglio solo giocare: ti prego, lasciami questa gioia, non darmi suggerimenti dagli spalti “nuota, alzati dall'acqua, difendi, tira!!!"

Una volta ti ho persino sentito urlare una brutta frase contro un mio compagno che secondo te aveva giocato male quella palla, mi hai sempre detto di essere educato e rispettoso del prossimo, fammi vedere come si fa, dirlo non basta, non credi?
Un’altra cosa Babbo: quando l’allenatore mi sostituisce o non mi fa giocare non arrabbiarti con nessuno; io mi diverto anche a vedere i miei amici stando seduto in panchina; siamo una squadra e giocheremo tutti dando il massimo.

E, per piacere, insegnami a preparare il borsone e lascialo portare a me, stampato sopra c’è il nome della mia squadra e ne vado fiero, a me piace far vedere a tutti, a voi genitori, agli amici e compagni che io gioco a pallanuoto!

Dammi retta Babbo, quando torniamo a casa non dire a mamma “sai cosa ha fatto il nostro campione...ha vinto” oppure, mogio mogio “ha perso", ma chiedimi se mi sono divertito e riferisci alla mamma quanto mi sono divertito. Non raccontare che ho vinto perché ho fatto cinque tiri ben fatti e delle veloci ripartenze. Devi dire invece che tutti ci siamo impegnati tantissimo, come ci ha chiesto il coach, per questo abbiamo vinto.

Un'ultima cosina babbino mio, al termine della partita non venire nello spogliatoio per vedere se ho fatto bene la doccia e mi sono asciugato e vestito bene: e anche se dovessi mettermi la maglietta alla rovescia? Devo imparare da solo! E comunque se ritieni che io debba essere ripreso per qualche cosa che ho sbagliato non riprendermi mai, ti prego mai, davanti agli altri, perché se mi vuoi bene come io ne voglio a te, l’ultima cosa che dovresti è umiliarmi davanti ai miei compagni.

Non te la prendere Babbo se ti ho scritto queste cose, lo sai che ti voglio bene, ma adesso è tardi, poi ne riparliamo ma spero che, da ora in poi, mi darei retta.
Ora andiamo, devo correre in piscina per l’allenamento, sai quanto è severo con i ritardatari il nostro coach!

Liberamente tratta  da un articolo scovato su di un forum, adattata per pallanuoto (ma si potrebbe adattare a qualsiasi altro sport ...), questa lettera esprime il mio sincero punto di vista...
Penso che i nostri ragazzi siano il bene più prezioso che abbiamo, il nostro migliore investimento per il futuro, farli crescere in un ambiente sportivo sano ed equilibrato è, anzitutto, un nostro dovere, a dispetto di tutte le avversità e gli egoismi del mondo. 

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