domenica 3 marzo 2013

Serie C: PN Livorno vs. NGM Firenze PN 4 - 19

Carlo Palumbo, top scorer labronico
Mentre gli allievi Bluamaranto erano impegnati nello Tsunami a Colle Val D'elsa, i compagni della prima squadra venivano a loro volta travolti dalla temuta formazione fiorentina, già sulla carta molto forti e in pratica dimostratasi irraggiungibile, spinta più che mai da atleti del calibro di capitan Panerai e di Sillani in porta, atleti di una classe superiore.
I timori della vigilia di coach Balzano erano dunque ben fondati, il suo commento alla partita non cerca scuse:
"è difficile commentare una partita persa per 19 a 4, se le precedenti ci avevano stimolato perché  avevamo dominato nel gioco e un pizzico di fortuna e di esperienza ci avrebbero portato più punti, la partita di oggi ci ha deluso perché ci hanno surclassato nettamente sia sul piano fisico, tecnico e tattico, quindi onore al merito alla squadra fiorentina".

Ma occorre guardare oltre:
Giacomo Sturla
alteta-immagine PNL
"siamo giovani, oggi mancavano anche gli under 17 impegnati nel loro campionato, il nostro primo obbiettivo è la salvezza, sono ancora convinto che siamo preparati per giocarcela con qualsiasi squadra di questo campionato, ma non entriamo in partita nel modo giusto, spetta dunque a me lavorate su questo aspetto, fare capire ai ragazzi le loro potenzialità, non si devono demoralizzare per la partita di oggi, ci sono stati anche dei momenti dove riuscivamo a fare il nostro gioco, i parziali grossi ci sono stati nel primo e nell'ultimo tempo, non è stato dunque un calo fisico ma facciamo almeno 8 tiri sbagliati tra pali e traverse ogni partita, su questi aspetti dobbiamo lavorare, avversari determinati come questi di oggi ci evidenziano i nostri limiti, lo abbiamo già visto lo scorso anno, quindi va bene così e guardiamo avanti, adesso abbiamo due settimane di lavoro per ricaricarci e preparare il prossimo appuntamento che sarà ancora più difficile, contro una forte formazione ligure, prima in classifica.
Al termine, per chiudere il cerchio, un messaggio non troppo velato alla società;
"Veniamo in piscina tutte le sere e per due ore ci alleniamo duramente, dobbiamo uscire a testa alta anche quando perdiamo e oggi non è stato così,  siamo amareggiati ma, ripeto, spetta all'allenatore ed alla società che spero ci sia vicina, perché questi ragazzi hanno bisogno di me, ma anche della fiducia del primo e dell'ultimo dirigente e del nostro presidente che continui a credere nei suoi atleti"

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